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Marica Vaona

Alzheimer: alcuni consigli per fare il bagno al proprio caro


Il momento del bagno può diventare uno dei momenti di maggiore stress per l’anziano affetto da Alzheimer o altra forma di demenza, e diventare fonte di conflitto con il familiare che si prende cura di lui. Il rifiuto può nascere dal fatto che egli dimentica quanto tempo è passato dall’ultima volta, dal pudore di doversi spogliare, dalla convinzione di essere perfettamente in grado di gestire questo aspetto della propria vita (chi di noi accetterebbe sentirsi dire dal proprio figlio “devi fare il bagno!”, quando è sempre stato il contrario!)

Cosa fare quindi quando il proprio caro si rifiuta di fare il bagno?

1. Stabilire una routine quotidiana

Una routine che riesca a rendere quotidiane azioni come fare il bagno o la doccia, meglio se alla stessa ora, può essere un primo aiuto. In questo modo, con il passare del tempo, diventano automatismi che non sorprendono nè spaventano più l’anziano, ma diventano parte del normale flusso delle giornate, come mangiare o dormire.

Si potrà notare, come conseguenze, una notevole riduzione dei livelli normali di stress e ansia, rendendo il genitore più propenso a lavarsi senza opporre resistenza.

Tuttavia, se si ostina nel rifiuto, è opportuno lasciar perdere e riprovarci più tardi.

2. Rendere il bagno caldo e confortevole

Molti anziani non amano lavarsi perchè lo associano a sensazioni di freddo sgradevoli e mal sopportate. Scaldare preventivamente la stanza dieci minuti prima di entrarvi, contribuisce a renderla calda e accogliente, abbassando le difese prima e durante il bagno.

Stendere un asciugamano su una sedia dove possano sedersi, per svestirli con calma. In aggiunta si potrebbe anche mettere della musica rilassante per creare un’atmosfera serena.

3. In alcune fasi della malattia, è importante che l’anziano percepisca che è una sua decisione quella di far il bagno e che noi semplicemente lo stiamo agevolando. In altri momenti, invece, quando fatica a comprendere i messaggi verbali, è utile distrarlo dandogli in mano qualcosa che attragga la sua attenzione, mentre noi cerchiamo di spogliarlo o insaponarlo. Si può offrirgli anche qualcosa da sgranocchiare durante il bagno.

3. Utilizzare incoraggiamenti positivi ed evitare discussioni

E’ normale preoccuparsi per l’igiene del proprio caro, ma non possiamo contare sull’efficacia di argomentazioni e ragionamenti logici. E’ opportuno cambiare strategia. Si cerchi anche di non umiliarlo, con frasi che sottolineano magari i cattivi odori che emana. Meglio utilizzare espressioni come “darsi una rinfrescata”, “finchè l’acqua è calda…”, “prima che l’acqua si consumi…”, “ti aiuterà a dormire…”, ecc…

Si utilizzino frasi corte e semplici, e si focalizzi la sua attenzione su qualcosa di gradevole che avverrà dopo il bagno.

4.Utilizzare il “noi” al posto del “tu”

Durante il bagno, è importante usare un tono calmo e rilassato per rivolgersi all’anziano e usare il pronome “noi”, più coinvolgente, rispetto al “tu”. Quella che sembra una piccola e insignificante azione, in realtà, comporta la sensazione che non devono affrontare questa situazione da soli e che non è necessario spaventarsi.

5. Utilizzare un doccino a mano per ridurre la paura

Il getto della doccia può spaventare una persona con demenza senile. Alcuni pensano che questa reazione avvenga perchè, non vedendo l’acqua, sembra che qualcosa di invisibile li stia attaccando da sopra la testa. Per risolvere questo problema, si può installare un doccino da poter utilizzare manualmente, così da controllare quando, dove e a che potenza arriva l’acqua. In alcuni casi, si può provare a darglielo in mano, affinchè abbia la sensazione di controllare la situazione.

E’ opportuno farli sedere sulla seggiola apposita all’interno della doccia, poi prendere il doccino, puntarlo in basso e provare la temperatura dell’acqua. Quando è calda senza scottare, si può invitare il proprio caro a mettere le mani (o i piedi) sotto l’acqua, con calma. In questo modo tranquillo, si può procedere a bagnarlo su quelle parti del corpo che gli danno il tempo necessario per abituarsi in modo graduale. Il massaggio alla schiena lo aiuta a rilassarsi e ad abbassare le difese.

6. Guidarlo passo per passo

Fare il bagno prevede tanti passaggi, che possono sorprendere e spaventare una persona con il morbo di Alzheimer. Ecco perchè è consigliabile renderli partecipi su cosa sta per succedere passo per passo, guidandoli e spingendoli ad eseguire ogni azione in maniera autonoma, se possibile. Questo diminuisce l’ansia e la paura, comportando un grande controllo e fiducia in se stessi.

7. Utilizzare asciugamani extra

Mentre fate il bagno, utilizzare un asciugamano aggiuntivo per coprire le parti del corpo che non sono da subito sotto l’acqua. Quando avete finito, avvolgerlo immediatamente in due grandi asciugamani asciutti per non fargli prendere freddo. Quest’azione può essere fatta mentre sono comodamente seduti all’interno della doccia.

Sono indicati gli asciugamani colorati, al posto di quelli bianchi perché talvolta il bianco viene percepito come vuoto.

8. Rispettare le sue abitudini, ad esempio, tenere conto del momento della giornata in cui era solito lavarsi, se utilizzava la saponetta piuttosto del sapone liquido, ecc…

MV

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